In questo articolo abbiamo deciso di dare voce a chi vive e racconta quotidianamente l’esperienza dei nostri capi. Beatrice, protagonista di questa intervista, condivide la sua storia, le sue sfide quotidiane e come ha trovato nel nostro abbigliamento la soluzione ideale per sentirsi a suo agio senza rinunciare alla tecnicità e al design.
Buona lettura!
Comfort e Versatilità: L’Esperienza di Beatrice con le taglie CMP
Abbiamo intervistato Beatrice, per approfondire la sua esperienza rispetto all’abbigliamento tecnico e alle sfide che una donna può incontrare nella scelta degli abiti tecnici.
Beatrice, cosa ti ha spinto ad avvicinarti al trekking?
Ho iniziato a fare trekking ormai 15 anni fa, grazie a mio marito che mi ha portato ad avvicinarmi all’escursionismo. Con la montagna è stato un amore a prima vista! Amo trascorrere del tempo all’aria aperta, il trekking è un’attività che trovo rilassante e rigenerante, ma anche impegnativa e gratificante. Il problema è che, come persona sovrappeso, trovare abbigliamento tecnico adatto è sempre stato complicato.
In che senso è stato complicato?
Molti brand offrono una gamma limitata di taglie. Spesso i capi più tecnici si fermano a una taglia 48, il che esclude una fascia di persone che, come me, ha bisogno di vestiti adatti non solo da un punto di vista tecnico ma soprattutto che contemplino taglie adatte perché siano capi comodi da ogni punto di vista. È una cosa che può essere molto frustrante, perché la mancanza di opzioni può scoraggiare alcune donne dall’iniziare o continuare un’attività fisica.
Come hai conosciuto CMP?
CMP è un brand che conosco da sempre e che ho conosciuto proprio perché per me è diventato un riferimento grazie all’ampia offerta di taglie inclusive per i diversi corpi. Oltre a questo, trovo che CMP offra capi con un grande rapporto qualità prezzo e anche molto appaganti esteticamente.
Quanto è importante, secondo te, che un brand proponga taglie inclusive?
È fondamentale, e non solo per le persone sovrappeso. Ci sono donne molto alte e magre che faticano a trovare capi della lunghezza giusta o con il fit adeguato. Non bisogna cadere nel pregiudizio che il sovrappeso sia sempre sinonimo di pigrizia. Spesso ci sono cause legate all’età, ad una gravidanza o altre patologie che rendono più difficile mantenere una certa forma fisica. Il problema non dovrebbe impedire a nessuno di muoversi e fare sport e non trovare abbigliamento tecnico adeguato è limitante e fa sentire diverse.
Quindi pensi che offrire capi adatti a tutti i corpi possa avere un impatto anche sulla motivazione a fare sport?
Assolutamente sì. Quando ti senti escluso già in fase di acquisto, è più facile trovare la scusa per non cominciare affatto a fare attività fisica. Al contrario, avere accesso a capi adatti a qualsiasi fisico ti spinge a prenderti cura di te stessa e a non rinunciare al tuo benessere. CMP, offrendo un’ampia gamma di taglie e ideate anche con un taglio comfort fit, manda un messaggio positivo: tutti possono fare trekking, a prescindere dalla taglia, non c’è nessuna scusa!
Che ruolo gioca la qualità dell’abbigliamento nel trekking?
Un ruolo cruciale. Durante un’escursione, è importante sentirsi a proprio agio: i materiali devono essere tecnici, traspiranti, impermeabili quando serve e resistenti all’usura. La taglia in questo gioca un ruolo essenziale, se il capo è conformato nel modo giusto si riducono agli gli sfregamenti in luoghi “classici” come ad esempio l’interno coscia, che possono generale abrasioni molto fastidiose e dolorose.
Cosa diresti a chi è in dubbio se iniziare o meno un’attività fisica come il trekking?
Direi di non scoraggiarsi. Trovare l’abbigliamento giusto è il primo passo per sentirsi pronti, ma è solo un aspetto. L’importante è iniziare. Il trekking non è solo uno sport completo, che allena gambe, braccia e il fiato. Per me il trekking è soprattutto un modo per stare in armonia con me stessa. Il contatto con la natura e la montagna mi regalano sempre una grande pace e sono la mia valvola di sfogo dalla vita frenetica di tutti i giorni, soprattutto per me che vivo in una città come Milano. L’importante è cominciare per gradi e avvicinarsi alla montagna con rispetto e consapevolezza dei propri limiti.
Conclusioni: abbigliamento CMP per un Trekking comodo e inclusivo
Beatrice ci ha mostrato come l'abbigliamento tecnico giusto possa fare la differenza nel nostro approccio al trekking e ad altre attività all’aperto. La sua esperienza ci insegna che non è mai troppo tardi per iniziare a prenderci cura di noi stessi, e che il comfort, la qualità e l’inclusività sono ingredienti fondamentali per rendere ogni passo un’esperienza positiva. Il messaggio di Beatrice è chiaro: scegli capi che ti facciano sentire a tuo agio, indipendentemente dalla tua taglia, e non rinunciare mai al tuo benessere.
Se vuoi scoprire di più sull’abbigliamento CMP, in particolare per attività come la ciaspolata, ti invitiamo a leggere il blog post di Gipsy che offre una lettura personale di Beatrice e una guida accurata alla scelta del giusto equipaggiamento.
Credits: Beatrice Clerici, il mondo di Gipsy