Lo zaino è da sempre parte fondamentale nel corredo di chi ama la natura e il trekking. Negli anni ottanta del secolo scorso lo zaino ha sostituito la sacca scolastica diventando di fatto un oggetto di uso quotidiano, ma per l’escursionista è e rimane uno degli oggetti simbolo. Non tutti gli zaini sono però uguali e non è sempre vero che un unico zaino può essere utilizzato in tutte le vostre escursioni. Vediamo com’è fatto per poter scegliere lo zaino giusto per ogni utilizzo.

Come scegliere uno zaino da trekking

Quando si acquista lo zaino, è importante cercare di organizzare mentalmente tutto quello che dovrà contenere, suddividendo il contenuto per utilizzo.
Se ad esempio la vostra passione è il birdwatching, sarà importante che lo zaino che acquisterete abbia una tasca capiente e comoda da raggiungere facilmente dove mettere il binocolo. Se lo pensate soprattutto per le uscite invernali, controllate che ci sia la possibilità di agganciare le racchette da neve comodamente all’esterno.
Quasi tutti gli zaini hanno questa struttura:

•       una serie di tasche interne ed esterne

•       una serie di cinghie

•       alcuni ganci laterali utili per trasportare accessori come bastoncini, ramponcini

Di fondamentale importanza è il sacco antipioggia che solitamente si trova in un’apposita tasca situata nella parte inferiore dello zaino. Questo accessorio, ormai indispensabile si potrà rivelare utilissimo in caso di pioggia debole e imprevista, ricordando però che non copre mai la schiena. Nel caso di abbondanti piogge sarà comunque necessario proteggere lo zaino sotto il classico intramontabile poncho

Quanti litri per uno zaino da trekking?

La prima cosa da sapere quando si va ad acquistare uno zaino è che la sua misura è determinata dalla capacità in litri. Non esiste uno zaino piccolo, medio o grande ma esiste uno zaino da 30, 40, 80 litri. Proviamo a riassumere i volumi in base ai possibili utilizzi:

  • sotto i 35 litri – zaini adatti all’uso quotidiano in città e per uscite giortnaliere
  • da 35 a 45 litri – zaini medio capienti adatti ad un'uscita con notte in rifugio
  • da 50 a 80 litri – zaini adatti ad uscite di più giorni

Sipossono trovare in commercio anche zaini estensibili (ad esempio 35+10 litri). Chiusi sono meno ingombranti quando c’è poco carico, una volta aperte le zip ne aumentano il volume e la capienza. Questo tipo di zaino molto apprezzato dagli escursionisti occasionali, non è molto amato dall’escursionista abituale che generalmente lo considera poco stabile.

Com’è fatto uno zaino

Cinghie, tasche, schienale: sapere per quale motivo sono state progettate è di grande aiuto per l’acquisto. Possiamo fare una prima classificazione generica dei componenti:

  • cinghie
  • scomparti e sistema tasche
  • armatura e schienale posteriore

Molto più che semplici cinghie

Solitamente sono chiamate in maniera generica cinghie, tutte le parti in tessuto presenti in uno zaino. In realtà queste fettucce in tessuto di nylon, molto resistenti alla trazione, sono fatte per collegare tra loro le varie parti dello zaino e prendono nomi differenti a seconda della funzione specifica per cui sono state progettate.

Cinghie di stabilizzazione: Con ogni probabilità sono le più importanti tra le cinghie. Sono posizionate sopra agli spallacci, una volta regolate la loro principale funzione è di dare stabilità allo zaino indossato mantenendolo il più possibile diritto e aderente alla schiena. Le possiamo trovare su tutti gli zaini ma la loro funzione è particolarmente importante in quelli di grandi dimensioni dove bilanciare bene il carico e la pressione, stringendole maggiormente in salita e allentandole in discesa, diventa fondamentale per mantenere equilibrio e baricentro corretti.

Cinghie di compressione: Solitamente si trovano ai lati dello zaino e non in tutti gli zaini. La loro principale funzione è di comprimere il contenuto ed evitare così che si muova durante il trekking portando a disequilibri anche pericolosi.

Cinghia al petto e cinturone lombare:  Queste due cinghie, a differenza delle altre vengono allacciate sul davanti e permettono una maggior aderenza dello zaino al corpo oltre ad evitare che questo scivoli verso l’esterno. La cinghia pettorale che va allacciata alta è spesso munita di fischietto salvavita montato sulla chiusura. Il cinturone lombare àncora lo zaino alla vita e aiuta nella corretta distribuzione del peso. Può essere fornito di una o due tasche laterali, utilissime per i piccoli oggetti di uso frequente (ad esempio i fazzoletti da naso) e di un comodo cuscino lombare che posizionato correttamente aiuta a scaricare il peso.

Cinghie di carico per gli accessori: Queste cinghie che variano da modello a modello solitamente sono situate nelle parti esterne dello zaino e servono per agganciare bastoncini, piccozze, ciaspole, ramponcini e altri oggetti che potrebbero danneggiare lo zaino se riposti internamente. Sono tutte regolabili in lunghezza dai regoli e fornite di fibbia di chiusura a gancio o pressione.

Regoli e fibbie: Ogni cinghia finisce con una fibbia di plastica rigida che serve per la chiusura e di uno o più regolatori che permettono di estendere o tirare la cinghia per regolare la misura. Solitamente delle passamanerie aiutano ad avere il disavanzo di cinghia bloccato. In alcuni zaini è previsto all’esterno un cordino elastico utile per portare attrezzature ingombranti come il casco da roccia o il materassino.

Scomparti e sistema tasche

Quando procediamo all’acquisto di uno zaino, controlliamo bene la distribuzione interna dello spazio. Zaini dello stesso volume possono essere internamente suddivisi in maniera molto differente. Quando il volume è importante è fondamentale che lo scomparto principale sia diviso in più parti e possibilmente che ognuna di queste parti sia raggiungibile dall’esterno tramite zip, per evitare, ad esempio, di dover svuotare lo zaino ogni volta che si deve prendere il contenuto più in basso. Un buon zaino può avere un insieme di tasche così suddivise:

  • tasche laterali
  • tasche frontali
  • tasca interna ed esterna sul cappuccio
  • tasca per la sacca d’acqua

Tasche laterali: possono essere aperte o chiuse con la zip, sono fondamentali per la borraccia e per tutte quelle piccole cose che possono essere facilmente raggiunte senza togliere lo zaino dalle spalle.

Tasche frontali: In tessuto o in rete sono comode per mettere i capi tolti durante l’escursione senza dover aprire lo zaino

Tasca interna ed esterna sul cappuccio: Solitamente il cappuccio che è la parte che sovrasta lo zaino ha due tasche una con zip esterna, ottima per mettere la cartina, la bussola o altro e una interna, ideale per i documenti il portafoglio e tutto quello che va maggiormente protetto e che non necessariamente è di uso continuo.

Tasca per la sacca dell’acqua: È una sacca che solitamente è nella parte più esterna dello zaino e permette, tramite un’asola, di far fuoriuscire una cannuccia utile per l’idratazione in movimento.

 

Armatura e schienale posteriore

La parte dove poggiamo la schiena è suddivisa in due parti:

  • la cornice o telaio
  • schienale imbottito

La cornice o telaio è la lamina che può essere in plastica dura o metallo (solitamente alluminio per diminuire il peso) che permette oltre che di essere una struttura rigida di supporto, di distanziare lo zaino dalla schiena e di avere quindi un corretto passaggio d’aria. A differenza dello schienale imbottito, sempre presente, il telaio o cornice, solitamente è caratteristica degli zaini con volumi maggiori.

Ora hai tutte le informazioni giuste per scegliere uno o più zaini adatti alle tue escursioni e alle tue attività all’aria aperta.